Era il 12 novembre 2003 quando a Nassiriya, dove era di stanza il contingente italiano, un potente boato ruppe il mormorio dei soldati. Un attentato terroristico fece una strage. La tragedia è ricordato come la strage di Nassiriya. Nell'attentato persero la vita 28 persone traa militari e civili. Tra questi quattro i soldati dell’Esercito e dodici carabinieri, tutti impegnati nella missione “Antica Babilonia”. Tra loro vi era anche Silvio Olla, il sottufficiale del 151esimo Reggimento Fanteria della Brigata Sassari originario di Sant’Antioco. La notizia della tremenda e devastante esplosione alla base irachena arrivò in Italia alle 8.45 del mattino. A Nassiriya l’orologio segnava le 10.45 quando un camion cisterna pieno di esplosivo saltò in aria all'interno della base militare italiana. Le successive inchieste hanno stabilito che il mezzo, guidato da due kamikaze, conteneva tra i 150 e i 300 kg di tritolo mescolato a liquido infiammabile.
Sant'Antioco. Il 12 novembre 2003 la strage di Nassiriya- tra le vittime anche Silvio Olla
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