Strascichi di pandemia e una guerra da oltre una anno hanno portato ad un aumento dell'inflazione e una sofferenza dei mercati azionari e, soprattutto, di quelli obbligazionari, lasciando poche scelte agli investitori. Chi ha reagito di pancia, non supportato da alcun professionista del settore, è scappato disinvestendo, "chiudendo la porta della stalla dopo la fuga del bestiame" cioè contabilizzando perdite importanti. Chi invece ha avuto un professionista affianco, ha evitato l'errore già commesso nel 2020 da molti investitori improvvisati, ed è restato investito. Quelli che "con furbizia” e paura fecero i BTP nel 2020 oggi registrano un -16%. Quelli che "io i soldi li porto in Svizzera... magari in Credit Suisse... Auguri! Chi ha tenuto duro oggi inizia a vedere il recupero verso i migliori valori di fine 2021. Il recupero non è ancora completato ma la storia insegna che i recuperi arrivano e sempre importanti dopo i grossi ribassi. Nonostante gli scossoni dati dai problemi delle banche americane, svizzere e tedesche ci accingiamo a chiudere uno dei trimestri migliori degli ultimi 20 anni. Ma forse... qualcuno ha perso il treno.
Roberto Cirillo